Era sconcertato, questo era il suo stato d animo al momento. Era pienamente consapevole del suo percorso ma sentiva intorno a se la confusione del mondo. Era come se percepisse le persone intorno a se senza coerenza alcuna; i comportamenti troppo spesso erano completamente distaccati e opposti ai discorsi che sentiva. I sermoni erano tanti e anche di spessore, ma nessuno di questi era sostenuto da un comportamento adeguato. Troppi, ormai, si adeguavano alla tristezza di un sesso senza amore; all’accettazione di un contentino, per sentire un momentaneo moto di esistenza. Questo lo confondeva ma allo stesso tempo lo centrava, ora più che mai si sentiva si’ più alieno, ma più capace e più emotivamente competente. Il suo andare contro corrente, aveva un andamento sicuro, di chi sa ciò che vuole e sa che può trovarlo solo in se stesso, senza perdere tempo perdendosi nell’altro, aspettandosi dall’altro una ciò che l’altro non avrebbe mai potuto dargli. Imparava a fare distanza? Era consapevolezza di aver saputo usare bene i propri strumenti acquisito negli anni? Certo era che, però di fondo cresceva l’amarezza. Un’amarezza per non essersi ‘visto’ bene prima, era profondamente dispiaciuto per aver dato tanto credito al mondo intorno, senza sapere che quest’ ultimo senza di lui avrebbe avuto meno…rdn