L’unica cosa…

L’unica cosa di cui poteva essere sicuro era nn aver mai pensato di essere ‘qualcuno’; qualcuno che potesse lasciare un segno, qualcuno di cui la gente poteva leggere sui giornale per qualcosa di strillante. Forse aveva più aspettative rispetto al mondo che rispetto a se stesso. Insicurezza? Mancanza di grinta? Autostima alle caviglie? Incoscienza? Non sapeva la risposta, ma penso, ora, che questa sua caratteristica non era improduttiva, anzi aveva permesso che potesse evolvere spontaneamente e li-be-ra-men-te, senza restrizione e limiti di possibilità. La sua crescita personale e lavorativa era un continuo divenire senza meta, tutto si srotolava davanti a se’ minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Si sentiva più stimolato, più incuriosito da ciò che poteva diventare soprattutto grazie a se stesso e alla sua volontà e genialità; si, genialità, ad un certo punto aveva scoperto sulla sua pelle di avere il timbro della genialità, che a volte andava rallentata, ma spesso era per lui un modo per incanalare in modo ‘sano’ la propria energia. Il divertimento della vita era questo fluirle dentro con continue inaspettate avventure che a tratti lo allontanavano da se’, ma che lo facevano assomigliare sempre di più a ciò che realmente era, realmente e’…..rdn

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Photo: Mimmo Jodice, Museo Madre, Giugno 2016

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