Non chiedeva mai a qualcuno di ritornare. Chi va via, pensava, lo fa perché lo sente. Ciò che sperava in ogni tipo rapporto che iniziasse, era la forza nell’altra persona di dire ciò che pensasse e di non scappare, mettere inutili e patetiche distanze perdendo ogni minima possibilità di mostrarsi così com’era in ogni sua parte. Per questo lo potevano accusare di essere esigente? Di essere selettivo? Bene allora lo era, decise. Ognuno ha delle necessità, borbottava, ha bisogno di vedere nell’ altro qualcosa di se’; lui aveva bisogno di vedere il coraggio, di interloquire con persone degne di essere tali. Le persone sono, continuava a dire, dotate di parola, di intelletto per questo hanno il dovere di dire ciò che sentono, in qualunque momento, con chiunque senza perdersi in ridicole scappatoie. Le distanze che in molti rapporti aveva dovuto subire senza apparente motivo, lo turbavano molto; a lungo nel suo passato aveva trascorso il tempo a cercare di accorciarle, di eliminarle, ma capiva che era solo tempo perso; un modo per non m voltare pagina e andare avanti. Si è vero, lui aveva avuto, in passato, difficoltà a lasciare andare gli altri. Ora stava imparando, e per quanto potesse mettersi in discussione pensando di essere spesso la causa di ciò , penso’ che non poteva interessargli. Non era, finalmente, più interessato alle lusinghe non supportate da comportamenti adeguati. Era libero, finalmente, di mettere anche lui le distanze da chi gli creava un danno, danneggiando le parti migliori di se’….il suo sorriso era, ora, evidente, palese, libero di mostrarsi in tutta la sua pienezza. Le distanze appartenevano agli altri, lui le aveva accorciate con se stesso….rdn