Nuotava in quelle acque e sentiva che un “cambio pelle” era in atto, la sua mente poteva navigare a gonfie vele e permettere al corpo una trasformazione radicale. Tutto diventava più semplice, più fluido e fruibile. In un momento aveva una caratteristica, nell’altro una diversa, tanti in uno senza alcuna difficoltà. Un processo osmotico in cui tutto passava e ripassare, si trasformava e ridiventava di origine. Questo è ciò che sono, il tutto e il niente, definizione alcuna, giudizio dissolto. Nessuna bandiera, nessuna precisa idea, ma continue scelte istintive, libere senza condizione possibile. Il mondo, sentì, che avrebbe beneficiato di questo momento, poteva essere lui stesso, il cambiamento che voleva nel mondo….Rdn
Foto: opera di Adrian Tranquilli, Museo Archeologico, Napoli