La cosa più complicata in questa fase del suo percorso era eliminare ogni ricordo, ogni voce che lo avevano incatenato e legato col suo passato. Ogni giudizio sentito e risentito era in ogni parte, nelle sue carni erano impressi tutti le urla giudicanti che negli anni aveva sentito sbattere contro di se’. Ora era il tempo di pulire, e allora si mise lentamente e con gran calma a grattare ogni pezzetto di se’, ogni singola cellula, singola particela di se’ dove era impresso anche la più tiepida eco di giudizio. Il suo impegno era ammirevole, strofinava con impeto e grinta. Sapeva di non poter fare tanula rasa, ma era convinto di poter eliminare almeno la gran parte, lasciare solo qualche graffietto che non avrebbe più avuto nessun grave peso. La sua ossessione erano diventati gli interstizi, dove secondo la sua terra si annidava ciò che lo aveva, e lo danneggerà ancora se non si fosse dato da fare, e…..grattava, lavava, puliva e lucidava, la sua carne…la sua anima…Rdn
Foto: atleier d’arte, p.zza San Domenico, Napoli