Bell’ Anima….

Taci anima bella,
fa silenzio anima mia,
questa volta deliziati della tua solitudine
questa volta goditi la tua felicità
Nel silenzio, nel tuo silenzio
magari rintraccerai la sospirata serenità
Non più cieca, non più sorda
sarai libera di essere felice
sarai libera di essere serena
Saro’ libero di muovermi
nella tua felice serenità….rdnAn

Dimmelo…..

Giochiamo
il gioco più vecchio del mondo
io ti inseguo, tu scappi
ma quando mi stancherò dimmi che che continuerai a giocare
tu mi insegurai ed io scapperò
così all’ infinito
pietre che si rincorrono in un fiume che scorre, scorre
e corrono e si rincorrono senza orgoglio senza pudore ma per gioco….
ma poi quando mi stancherò dimmi che mi raggiungerai
dimmi che mi raggiungerai, dimmi che mi sceglierai
dimmi che mi terrai in una mano
come una di quelle pietre del gioco più vecchio del mondo…. rdn

Dimmelo…..

Giochiamo
il gioco più vecchio del mondo
io ti inseguo, tu scappi
ma quando mi stancherò dimmi che che continuerai a giocare
tu mi insegurai ed io scapperò
così all’ infinito
pietre che si rincorrono in un fiume che scorre, scorre
e corrono e si rincorrono senza orgoglio senza pudore ma per gioco….
ma poi quando mi stancherò dimmi che mi raggiungerai
dimmi che mi raggiungerai, dimmi che mi sceglierai
dimmi che mi terrai in una mano
come una di quelle pietre del gioco più vecchio del mondo…. rdn

Per desiderare….

In quei tempi viveva seguendo il flusso ed in questo si lasciava andare.. Quella notte, però, si svegliò, passò da un profondo sonno, animata da figure familiari, ad una veglia noiosa. I pensieri si alternavano a ricordi di momenti di vita. I pensieri ritornavano prepotenti e il non senso con cui, in fondo, si stava vivendo questo periodo urlò prepotente. Si girava e rigirava, sperava di chiudere improvvisamente gli occhi e di ritornare nel suo mondo di conoscenza e simboli che tanto amava, ma c’era quel punto tra stomaco e pancia dove cominciò a sentire qualcosa che stringeva, che spingeva a volte su, altre giù. Una morsa fastidiosa, era dolorosa. Muoveva continuamente le gambe, si girava e rigirava, ora supino, ora con testa di fianco al cuscino, ora lo abbracciava, ma poi capì che non era più tempo di aspettare oltre, era questo il momento di agire, quel suo percorso non lo stava appagava, non gli bastava, non poteva essere tutto lì, meritava altro. A volte non è difficile entrare, si disse, ma, piuttosto, uscire; uscire per ritirarsi in sé, e non per l’altro, ma proprio per sé, affinché si lasci il bisogno e si ricominci a desiderare….rdn

Storie ed emozioni…

Adorava ascoltare nuove storie e spesso veniva così tanto coinvolto da provare emozioni molto intense. A lui non interessava la veridicità o la qualità di quei bei regali ma solo accoglierli ed emozionarsi, il resto era proprietà di chi si proponeva….rdn

So Asshole….

Alcuni uomini (maschio/femmina) attuano comportamenti da stronzi esclusivamente per evitare la noia del quotidiano ed evitare,così, di rompere le proprie case di vetro….rdn

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So boring….

Tutto qua ciò che l’uomo moderno riesce a fare? penso’: noioso come i cartoni animati di quando era piccolo visti adesso con animo diverso. A quel tempo vincevano i buoni, mentre, ora, non riusciva più a capire da che parte fosse l’amore. Tra chi si divertiva ad abbattere più ragazzi ad un concerto, chi giocava a calcio con la testa del rivale, chi resta sempre distante da se stesso, non gli restava che legarsi allo strunzett straniero che diceva di essere easy, di guardare dritto al cuore e di stare tranquillo ….rdn

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Futili interruzioni….

IL volto smosso da quell’arietta fresca e nostalgica si mostrava ancor più gioioso, mostrandosi sorridente e allo stesso tempo rigato dalle lacrime che imprevedibilmente nascono quando si è rapiti da una bellezza sorda e strarimpante.
Un gabbiano volò sulla sua testa, urlò il suo amore e gli lanciò dall’alto un regalino che per fortuna, senza volerlo riuscì a scansarsi e a non farsi invadere da un escremento così deciso e grossolano. Svegliato dal volatile, si girò di scatto e diresse verso il tavolo, che qualcuno aveva lasciato senza sedia, si girò intorno e con aria arrogante si chinò per prendere un’altra sedia, mentre una voce da lontano ruppe il suono del vento e il canto del gabbiano per chiamare la donna che era seduta due tavolo più indietro.
Fu infastidito, in verità, da questi stupidi contrattempi, che lo allontanavano dal suo momento di estasi e che a rotazione lo portavano continuamente a scontrarsi con la realtà. Una realtà che ormai non gli apparteneva più, che non detestava, ma che gli era indifferente, al massimo gli procurava un lieve fastidio ma nulla più…..rdn

Libri e lucchetti…..

Da qualche parte aveva letto che ‘le persone sono come una biblioteca aperta, e’ bello leggerle’. Spesso si era emozionato nel leggere quel tipo di racconti, emozioni intense fragili, dense, calde e sole. Molte storie, però, appartenevano a diari con lucchetti ben chiusi, oppure chiusi a metà. Alcuni di essi per quanto intensi, affascinanti e onesti, si interrompevano a meta’ presentando dei sigilli che lasciavano a bocca aperta e con molte domande. Qual è il bisogno di un lucchetto? Tengono al sicuro cosa: segreti o emozioni preziosi e pudiche? Perché il racconto si interrompe a metà? Quale evento ha devastato l’altra meta o non ne permette la fluidita? Quei saluti costanti a sconosciuti erano la stereotipia per autosostenersi in quell’interruzione necessaria ma insipportabile? ….rdn

Spingi….la Bellezza….lì

‘Le spinte incutono timore, prevedono in sè limiti, paure, ma spingono, spingono fino a farti mancare il fiato. Davanti c’è il tuo volo, le tue ali che vengono bruciate ripetutamente dal contorno, rotte dai rami aridi degli alberi invernali, ma che si rigenerano continuamente grazie alla spinta propulsiva del tuo sogno, del tuo sogno di volare più in alto possibile’, disse. La sua spinta era la ricerca; era continuamente spinto a ricercare qualcosa e a volte la ricerca era ossessiva. Ci fu un tempo in cui collezionava adesivi colorati, poster; poi ci fu il collezionare, a volte ossessivamente, rapporti malati; ora la sua ricerca, invece, altrettanto ossessiva era direzionata, scoprì, a collezionare BELLEZZA, e….ci stava riuscendo. Ossessivamente bellezza ovunque e questo stato gli permetteva una esposizione emotiva continua e prolungata, che identificò ancora una volta con la FELICITA’ turbativa e perturbante, avvolgente nell’anima rigenerata e rinnovata……rdn

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