Ma come non sei felice? chiese. Puoi, finalmente, avere ciò che hai sempre desiderato, aggiunse.
Appunto, rispose, solo ora mi accorgo essere solo un bisogno…ahimè…rdn
Sere familiari
E ritornavano quelle sere d ‘ estate dove l’attesa di parlare all’anima terminava. Tutto veniva fuori protetto da una notte sognante e cullata da un mare immenso. La pace era tollerante e lui sentiva di essere l’unico possessore di se stesso e soprattutto fortunato; la fortuna era nella forza di riuscire a parlare all’anima, con l’anima senza filtri, senza spine, fluido, libero. Era emozionante ritrovarsi nello sguardo di chi gia sa, di chi ha sentito senza ascoltare…rdn
Photo: Napoli….
quando è parte di te….
Capiva perfettamente quale fosse la situazione e che piega stesse prendendo, ma non era, ora, il caso di formalizzarsi; si era al classico punto di non ritorno, ed era pronto ad assumersi le proprie responsabilità e ad accogliere con la massima serenità le conseguenze, di qualsiasi natura potessero essere. Aveva la sensazione che se avesse fatto un passo indietro, in quel momento, avrebbe perso qualcosa di molto interessante. In verità, spesso sentiva di perdere qualcosa che la vita gli riservava, ma da quando aveva acquisito quella fresca e salutare libertà di movimento, cercava di perdersi il meno possibile (forse, anche questo era un modo poco libero?). Quella volta la spinta a seguire i travolgenti eventi non gli lasciava dubbio alcuno, doveva tuffarsi e libero di farlo si lanciò…..con la leggerezza nell’anima e la certezza di un essere felice, visse come senza un domani. Il suo sorrise non lo abbandonò nemmeno un istante, ‘d’altronde quando è parte di te’, esclamò, ‘ non può mai lasciarti’, come l’odore della propria pelle che distintivo, ammaliava e seduceva senza alcuna consapevolezza…..rdn
Photo: Botero, Palazzo del Vittoriano, Roma (Maggio 2017)
a due mani…le sue
Viveva ogni viaggio come una crescita, il luogo in cui arrivava diventava, così, un teatro da colori intensi e ricchi di emozioni. La pace invadeva, la bellezza accecava, confondeva i suoi sensi e riempieva l’animo…..libero. Lui c’era, sempre più presente, si riconosceva ed era riconosciuto, sfamava ed era sfamato, riscaldava ed era riscaldato; un equilibrio non più precario accompagnava il suo cammino ancora lungo e complicato, a due mani….le sue….rdn
Tra noi….
Per fortuna ogni tanto riusciva a confortarsi con parole amiche che gli facevano ritrovare una certa familiarità; in quelle parole spariva ogni bisogno di appartenenza, ogni necessità di costrizione, ogni ‘volonta’ di restare necessariamente dove non si ‘voleva’ essere.
Per fortuna ogni tanto trovava conforto in parole non noiose, in parole che non lo facevano sentir alieno in un mondo di prigionieri dei propri compromessi, dove anche per pisciare doveva essere chiesto il permesso a chi proteggeva dal comune senso di una rischiosa e compromettente solitudine. Tra un bicchier di vino e un buon negroni senza ghiaccio, tra un baccalà in pastella e qualche alici alla provola , si alzava un venticello fresco venuto direttamente dal mare dove la libertà e in ogni singolo granello di sale che disociolto ne diventa l’essenza. Ecco l’essenza di una vita condivisa sciolta nella fluidità dei propri desideri non mescolati ai bisogno di falsi se costruiti per rimandare sempre più l’amarezza e nn prendersi la responsabilità di una gioia che gli apparteneva….rdn
Photo: amiche ad Hong Kong
Senza coraggio…
Con le mani tra le mani mi sapesti corrispondere il dolore della gioia di una vita in evoluzione
Con le mani nei capelli decidesti di colpirmi più di quel che sapevi di poter fare
Con le mani tra le cosce mi chiedesti di guardarti oltre e aldilà
Con le mani avanti, oggi, ti difendi cancellando con la mano della vilta ciò che avevi avuto l’ ardire di essere senza il coraggio di diventarlo…rdn
Photo: Botero
Parti di sè fuori dall’Io
Tumulti evoluti
Ardea sul fuoco la tolleranza dell’animo per l’arroganza dei pensieri suoi, penetravano e non lasciavano spazio al movimento alcuno La fantasia castigata dall’ insolente pudicizia di una volontà vacillante La luce si aprirà, improvvisa, allo spavento di uno scintillio un rumore assordante di spilli penetrerà la pelle, invaderà le viscere e dentro la vita esploderà
La libertà tumultuosa comincerà la danza e nientre si potrà se non seguirla e scivolare con essa nel gioco ammiccante della vita…rdn
Photo: sinuose forme del MUDEC, Milano
Desiderio vs Bisogno
In quel momento di felicità improvvisa, ma radicata e difficilmente turbabile, era molto ricettivo alle tensioni che muovono i rapporti sociali in genere e in particolari le relazioni intime. Il suo stato gli facilitava la possibilità di captare istintivamente il divario essenziale delle tensioni, che se pur semplici gli risultavano fondamentali per stabilire rapporti sani ed equilibrati, tra il desiderio e il bisogno, destre vs need.
Era super sensibile a individuare un cuore affamato che urlava tutta la sua solitudine e comprendeva quanto questo si muoveva su un bisogno emotivo e non sul desiderio e che più si muoveva attraverso la necessità emotiva maggiore diventava il rischio di incorrere in rapporti fallimentari dove tutto ciò che si cercava era la soddisfazione dei propri bisogni. Spesso, aveva verificato, la dinamica diventava un modus vivendi causando quelle che molti chiamavano col termine dipendenze, ossessività; pur di non immergersi nel proprio ‘vuoto’ godendo nella ripetizione continua di una biografia masochista.
Il desiderare, invece, gli echeggiava bellezza, cantando il ritornello più vecchio del mondo ma poco praticato ‘ libertà di amare’….si si sembrava facile, pensava e sorridendo si disse: ‘ non lo è, in quanto per essere liberi di fare qualcosa, si dove essere anche liberi di non farlo. Le dinamiche che danneggiavano e che permettevano di avvitarsi in dinamiche perverse basate sulla necessità, non rendevano liberi, ma prigionieri del propri bisogno di alleviare la colpa, la paura dell’essere abbandonato o per perpetrare sempre le stesse ‘economie energetiche’
‘Liberi di amare’ e quindi ‘desiderare di amare’ prevedeva, quindi pensò, di perdere quell’amore, di poterlo lasciare andare seguendo il naturale processo di perdita e autorigenerazione che la vita offriva.
Liberi di amare significava, ora, aver trasformato il bisogno in desiderio, essere riuscito ad attendere il proprio tempo e sapere che il desiderio non sarebbe mai stato soddisfatto….rdn
Benvenuta felicità
Photo: felicità…