trasformazioni emotive necessarie

La mente offuscata dal vino è comunque, purtroppo, lucida nel pensare che per quanti sforzi avesse fatto per trovarsi dov’era in quel momento e assolutamente felice di esserci, quella strada che vedeva dritta e liscia, segnava, invece, direzioni e biforcazioni improvvise corrompendolo e allontanandolo ancora una volta dalla possibilità di viversi qualcosa che di colpo lo allettava, intrigava. Sentirsi finalmente apprezzato per ciò che è, era fantastico, ma resta li, un nulla di fatto, nessuna possibilità di un oltre che non sia altro che un coito interrotto, un segno tangibile della sua impossibilità. Le persone si incontrano, e tante ma solo qualcuna colpisce, e per lui era ancora complicato scorrere nel fiume della possibilità. Tutto era, ancora, un’interruzione continua. E allora pensò alla fortuna che spesso ti accompagna, e al compromesso di un tiepido accontentarti per evitare le solite dinamiche distruttive e danneggianti. Ci si ritrova ancora una volta, soli con una nuova bellezza esclusivamente toccata, sfiorata, assaporata per un attimo. Interdetto, nell’offerta di tempo che sarà solo in potenza e mai in atto. L’ ennesima implosione colma di emozioni, forse forti, ma impossibili da coinvolgere, da esibire come un capo di alta sartorialità. D’altronde è vero le emozioni non si vendono, né si comprano, ma si sentono e volte di sentono, ma  non si vivono, si possono trasformate non indossare. Un bacio, uno sfioro, uno sguardo, tutto da rifare con attori diversi…..rdn

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Primo matrimonio tra due innamorate

Lei intravide il suo sguardo, nascosto e fuggitivo. Lei lo accolse, tra i volti straniti. Lei decise di aver scelto la sua vita. Aldilà di ogni pregiudizio anche lei, con un gesto ardito, le prese la mano e l’ accompagno’, contro tutti, a ‘vedere il mare’…rdn

(Non amo i matrimoni, ma questo è un simbolo importante…)

auguri Cristina ed Elena…

E pensò….

E penso’ a quanto fosse facile ora selezionare la vera bellezza intorno a se’. Sentiva, per questo, di essere potente, di avere dentro un gran potere: riuscire a circondarsi di vera bellezza e tenere a distanza la bruttezza della vita, quella che dipende dalla volontà umana che nasce solo dall insoddisfazione personale e per aggredire l’altro, per danneggiare le parti migliori di se’. Senti l’amore dentro esplodere alla vista di una coppia tenersi la mano, apparentemente, un coraggioso atto senza pudore, una intimita’ resa pubblica da un improvviso bisogno di vicinanza, di protezione, di emozione e si sentì’ solo. Una solitudine straziante, che gli faceva compagnia riempiendo i suoi occhi di una strana malinconia profonda a cui non vi è rimedio, impossibile da placare e da riempire. Anche questo era bellezza, bellezza delle emozioni che non si possono ancora vivere; bellezza di una speranza che agevola un fuoco che non si spegne ma che ancora non tiene caldo. Allora seppe che aveva ancora tanto da camminare, era solo un bel pivello con tante cose da scoprire ed esperienze da vivere….rdn Foto: il Cristo in Gonnella, chiesa di San Giovanni, Scicli – Sicilia

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Lo sorprese….

Lo sorprese un ritorno al presente che lasciava senza fiato. Era sempre lui, ma diverso allo stesso tempo, scrollato di dosso la ‘vecchia pelle’, veveva il presente nel fluire del passato, il futuro nello sperare del presente. E’ questo il segreto della vita? Penso’. Viverla come un continuo passaggio fluido, leggero, un gioco continuo con se stessi, dove l’unica percezione che conta è emotiva, che porta all’ appagamento del più intimo e ancestrale bisogno? Si guardò intorno, la natura arida e allo stesso tempo viva e stimolante lo avvolse, l’odore forte e amaro della Santorini lo inebrio’ di piacere, il rumore della sterpaglia secca calpestata dai suio stessi piedi lo confuse fino a bloccarlo alla visione di una piccola pianta, forse primitiva, che stava per alzare il suo bocciolo grosso e spugnoso, dalla terra asciutta e deserta che la circondava. Questa è la vita, penso, quando mai te lo aspetti ti compare davanti e non puoi fare a meno di stupirti e di accoglierla a braccia aperte….rdn…

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foto: avola, Sicilia

Così sentì…

Così sentì di nuovo il bisogno di mettere le mani in un vecchio e polveroso vaso, uno di quelli di ceramica colorata, rappresentanti simboli strani e simpatici. Quelli che si abbandonano nell’ anima per troppi anni. Lui lo avevo lasciato solo da quella sera in cui si sentì preso dal fervore della vita, quella vera, quella che ti fa sussultare, che ti uccide e poi ti resuscita, quella del tipo: non so stare senza te vita. I ricordi del calore di persone care riaffiorò prepotentemente e allo stesso tempo lo frenava l’imbarazzo per le troppe cose cambiate e mai raccontate; ma come poteva sentire quella malinconia e non aver voglia di raccontarsi a chi si era sempre raccontato? Come poteva farsi riconoscere senza mostrarsi? Gli eventi a volte accadono da soli, si presentano al solo richiamo della spinta energetica e fu così per lui. Si ritrovò una sera, senza ‘volerlo’ a raccontare e ad ascoltare, a farsi conoscere di nuovo e a riconoscere in quelle vecchie anime amiche, la parte di se piu genuina, dove gli sguardi e le parole si susseguono l una dopo l altra, finché si arriva a ridere per i segreti meno segreti, e piangere per ciò che si credeva perso…rdn

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Foto: le ceramiche di Catania, Sicilia

Il suo andare….

Il suo andare curioso e certo, lo rendeva sorprendentemente allegro. I suoi giorni diventavano pieni, la sua energia interna in trasformazione permetteva di vedere la bellezza venir fuori da ogni cosa intorno. Tutto era una fiera del barocco, con fronzoli fondamentali di gran valore esistenziale. La strada tramutava le feriti in fregi preziosissimo, un patrimonio interno inestimabile, un vero tesoro da non sottovalutare. Scopri’ che l’intelletto se usato bene, permette il vero dispiegamento di ali; le stesse ali che ti permettono di volare in spazi immensi, al di sopra di ogni elemento disturbante; le stesse ali che se dispieghi una volta non potrai mai più ritirarle…rdn —

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foto: Palazzolo Acreide, Sicilia

Il suo nadare….

 

Il suo andare alternava sentieri in roccia con altri in una sabbia fine, color oro che alla luce abbagliava splendendo tra la vegetazione che stentava a vivere, è pur vive, sotto ad un sole che non si spegneva mai. Questa era la sua strada, mai uguale, mai accostata a nessun lato, ma sempre in corsia preferenziale dove si corre senza tregua verso un sapere che non finisce di soddisfare la sete….rdn

 

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La cosa più complicata…

La cosa più complicata in questa fase del suo percorso era eliminare ogni ricordo, ogni voce che lo avevano incatenato e legato col suo passato. Ogni giudizio sentito e risentito era in ogni parte, nelle sue carni erano impressi tutti le urla giudicanti che negli anni aveva sentito sbattere contro di se’. Ora era il tempo di pulire, e allora si mise lentamente e con gran calma a grattare ogni pezzetto di se’, ogni singola cellula, singola particela di se’ dove era impresso anche la più tiepida eco di giudizio. Il suo impegno era ammirevole, strofinava con impeto e grinta. Sapeva di non poter fare tanula rasa, ma era convinto di poter eliminare almeno la gran parte, lasciare solo qualche graffietto che non avrebbe più avuto nessun grave peso. La sua ossessione erano diventati gli interstizi, dove secondo la sua terra si annidava ciò che lo aveva, e lo danneggerà ancora se non si fosse dato da fare, e…..grattava, lavava, puliva e lucidava, la sua carne…la sua anima…Rdn

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Foto: atleier d’arte, p.zza San Domenico, Napoli

Nuotava….

Nuotava in quelle acque e sentiva che un “cambio pelle” era in atto, la sua mente poteva navigare a gonfie vele e permettere al corpo una trasformazione radicale. Tutto diventava più semplice, più fluido e fruibile. In un momento aveva una caratteristica, nell’altro una diversa, tanti in uno senza alcuna difficoltà. Un processo osmotico in cui tutto passava e ripassare, si trasformava e ridiventava di origine. Questo è ciò che sono, il tutto e il niente, definizione alcuna, giudizio dissolto. Nessuna bandiera, nessuna precisa idea, ma continue scelte istintive, libere senza condizione possibile. Il mondo, sentì, che avrebbe beneficiato di questo momento, poteva essere lui stesso, il cambiamento che voleva nel mondo….Rdn

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Foto: opera di Adrian Tranquilli, Museo Archeologico, Napoli

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