Alcuni uomini (maschio/femmina) attuano comportamenti da stronzi esclusivamente per evitare la noia del quotidiano ed evitare,così, di rompere le proprie case di vetro….rdn
So boring….
Tutto qua ciò che l’uomo moderno riesce a fare? penso’: noioso come i cartoni animati di quando era piccolo visti adesso con animo diverso. A quel tempo vincevano i buoni, mentre, ora, non riusciva più a capire da che parte fosse l’amore. Tra chi si divertiva ad abbattere più ragazzi ad un concerto, chi giocava a calcio con la testa del rivale, chi resta sempre distante da se stesso, non gli restava che legarsi allo strunzett straniero che diceva di essere easy, di guardare dritto al cuore e di stare tranquillo ….rdn
Futili interruzioni….
IL volto smosso da quell’arietta fresca e nostalgica si mostrava ancor più gioioso, mostrandosi sorridente e allo stesso tempo rigato dalle lacrime che imprevedibilmente nascono quando si è rapiti da una bellezza sorda e strarimpante.
Un gabbiano volò sulla sua testa, urlò il suo amore e gli lanciò dall’alto un regalino che per fortuna, senza volerlo riuscì a scansarsi e a non farsi invadere da un escremento così deciso e grossolano. Svegliato dal volatile, si girò di scatto e diresse verso il tavolo, che qualcuno aveva lasciato senza sedia, si girò intorno e con aria arrogante si chinò per prendere un’altra sedia, mentre una voce da lontano ruppe il suono del vento e il canto del gabbiano per chiamare la donna che era seduta due tavolo più indietro.
Fu infastidito, in verità, da questi stupidi contrattempi, che lo allontanavano dal suo momento di estasi e che a rotazione lo portavano continuamente a scontrarsi con la realtà. Una realtà che ormai non gli apparteneva più, che non detestava, ma che gli era indifferente, al massimo gli procurava un lieve fastidio ma nulla più…..rdn
Libri e lucchetti…..
Da qualche parte aveva letto che ‘le persone sono come una biblioteca aperta, e’ bello leggerle’. Spesso si era emozionato nel leggere quel tipo di racconti, emozioni intense fragili, dense, calde e sole. Molte storie, però, appartenevano a diari con lucchetti ben chiusi, oppure chiusi a metà. Alcuni di essi per quanto intensi, affascinanti e onesti, si interrompevano a meta’ presentando dei sigilli che lasciavano a bocca aperta e con molte domande. Qual è il bisogno di un lucchetto? Tengono al sicuro cosa: segreti o emozioni preziosi e pudiche? Perché il racconto si interrompe a metà? Quale evento ha devastato l’altra meta o non ne permette la fluidita? Quei saluti costanti a sconosciuti erano la stereotipia per autosostenersi in quell’interruzione necessaria ma insipportabile? ….rdn
Spingi….la Bellezza….lì
‘Le spinte incutono timore, prevedono in sè limiti, paure, ma spingono, spingono fino a farti mancare il fiato. Davanti c’è il tuo volo, le tue ali che vengono bruciate ripetutamente dal contorno, rotte dai rami aridi degli alberi invernali, ma che si rigenerano continuamente grazie alla spinta propulsiva del tuo sogno, del tuo sogno di volare più in alto possibile’, disse. La sua spinta era la ricerca; era continuamente spinto a ricercare qualcosa e a volte la ricerca era ossessiva. Ci fu un tempo in cui collezionava adesivi colorati, poster; poi ci fu il collezionare, a volte ossessivamente, rapporti malati; ora la sua ricerca, invece, altrettanto ossessiva era direzionata, scoprì, a collezionare BELLEZZA, e….ci stava riuscendo. Ossessivamente bellezza ovunque e questo stato gli permetteva una esposizione emotiva continua e prolungata, che identificò ancora una volta con la FELICITA’ turbativa e perturbante, avvolgente nell’anima rigenerata e rinnovata……rdn
Lui….
Si era divertito a teorizzare circa l’amore, ma per lui cos’era davvero l’amore? l’aveva davvero sperimentato? Aveva davvero visto il mare?
Sicuramente, a modo suo, ma da alieno…un intenso e profondo investimento energetico che coinvolgeva tutto di sé. Non poteva adeguarsi ad altre forme d’amore, per lui era totalizzante, sicuramente il contrario di ciò che sentiva intorno. Approfondendo l’amore come rapporto tra due persone, aveva percepito estraneità, amore vissuti a cassettoni, dove era possibile e interessava arare e seminare solo una parte dell’orto, quella condivisa, ma gli altri luoghi dove crescevano erbacce e il terreno era scosceso erano lasciate sole, l’uno nascondeva all’altro la parte sconosciuta e l’altro lasciava fare e viceversa. A pensarci era perfetto, nessuna domanda, nessun confronto, tutta fluidità, ma condivisione limitata e libertà in ostaggio, ma si stava insieme e ci si sentiva protetti…..a lui la protezione non era consentita…rdnLUi
Mancanza….
L’amore era mancanza, quindi, e a volte quella mancanza toglieva il fiato lo faceva sbandate, sobbalzare il cuore nel petto, pulsare le viscere e grattare la gola. Il peso del movimento delle emozioni confuse lo destabilizzava ma era amore della mancanza, ma non della mancata bellezza, ne era vivamente felice…….rdn
Sull’amore….
Era testardo e curioso, voleva saperne di più…..sull’amore. Lo cercava ovunque nei vicoli bui, sulle spiagge, nelle strade in pieno sole, dei luoghi stretti quello dimenticati anche dal patreterno, chiedeva alle persone, agli amici, ma cio che vedeva non si avvicinava all’idea che aveva lui circ l’amore. Quello che aveva trovato in giro assomigliava più che altro ad un groviglio di sentimenti quasi opposti al sentimento. Vero che l’amore racchiudeva in se egoismo e benevolenza, ma quel miscuglio più che altro raccoglieva senso di colpa, rancori, rabbie arcaiche, soddisfazioni narcisistiche, paure. ‘E’ un buon compromesso’; ‘stiamo da tanto tempo’; ‘ha fatto tanto per starmi vicino, ora tocca a me’; ‘bello svegliarmi con qualcuno chi mi fa sentire bello, ma capisci che fortuna?’; ‘e un buon padre’; ‘ è troppo bella’. Ma, ma l’amore non era altro? Ma l’amore erotico da cui non si poteva prescindere dov era andato a finire? L’amore, non posso stare senza te…amore…che fine aveva fatto? Voglio che tu sia felice aldilà di noi, esisteva Davvero?
L’amore, un dio che con il suo esercito fatto di amanti e di amati era tra i più potenti e con segno distintivo il sacrificio ‘la felicità è il prodotto di quella dell’amato;
l’amore buono e l’amore cattivo, un investimento e quindi un giudizio,;
l’amore armonia che produce sanità e non distrugge come l’amore violento e incontenibile.
L’amore perfetto, che prevedeva il ritrovamento dell’altra metà delle sfere, un tempo unite, prima che Zeus le segasse in due, cosi’ le due semisfere vagano per l’universo cercando la loro meta’.
L’amore perfetto? ‘direi spaventoso e poco umano’ pensò, ‘noioso e poco passionale’ continuò. L’amore era istinto, secondo lui, e l’istinto non era perfetto, né tantomeno si poteva diventare perfetti, anzi si perdeva ogni forma di razionalità, di sicurezza tutto era mescolato e confuso. Come nell’arte, ecco l’amore come arte, come un gesto istintivo dell’artista che comincia spontaneamente e non si sapeva mai dove avrebbe condotto. Il tempo passava in fretta e anche la strada percorsa diventava lungo, ma l’amante non avrebbe mai sottolineato la propria stanchezza per essere stato anestetizzato dal desiderio e all’amato da quell’arte poteva anche non esserne attratto.
L’amore apparteneva all’amante (colui che ama) che fosse un bisogno, oppure un desiderio era unica proprietà dell’amante. L’amato era coinvolto, secondo lui, in quanto oggetto d’amore e spesso, però, ne approfittava, in modo più o meno inconscio, ne approfittava. L’amato essendo umano, raramente, possedeva la caratteristica dell’onestà e spesso mancava di empatia, abile nel rilevare se l’amante fosse spinto da bisogno o desiderio: quanto più c’era il bisogno tanto più sarebbe stato suo umile servitore, asservito, apparentemente, a lui, ma per soddisfare quel ‘bisogno’;
l’amante spinto dal desiderio, di contro, era molto attento ad accorgersi dell’abuso dell’amato ritirando il suo investimento col minimo danno possibile (proteggendosi).
L’amore, insomma, come investimento di un profondo movimento interno che emozionava e muoveva energie diverse, spingeva la vita e le dava un senso sempre nuovo e sempre più evoluto da soggetto a soggetto. L’amore sia esso universale, sia esso erotico coinvolgeva i sensi ed era qualcosa da cui non si ci poteva proteggere ma solo spiccare il volo e sperare di cadere su un luogo più morbido possibile, perché se si è leali con se stessi prima o poi si cade.
L’amore non ha aspettative, pensò, non c’è alcun raggiungimento di obiettivo, alcun ferito, alcuna vittima. L’amore non è una guerra, anche se per la maggior parte lo diventa.
L’amore in quanto mancanza del bello, include la possibilità di cercarlo, cioè di vivere pienamente e in modo ‘pulito’ se stessi, perché l’amore parte da sè e non dall’altro.
L’amore in quanto bellezza lo si emana, ed è occasione di espansione infinito e l’altro resta solo l’oggetto, di una tale espansione.
L’amore, come nel mito di Diotima, è dare qualcosa che non si ha a chi non sa….rdn
Altro da sè….
Non troverai mai un altro te stesso, con le tue peculiarità, gli disse
E così giro’ le spalle e con sguardo verso l’alto, come se volesse trattenere l’emozione, ripeteva in silenzio e ossessivamente ciò che gli era stato detto: ‘non troverai mai un altro te stesso, con le Tue PE CU LIA RI TA’…rdn
Secret garden..???
L’accesso ai nostri ‘secret garden’ doveva essere off limits, penso’: un mondo unico, nel mondo di tutti. Il bisogno di condivisione che, a volte, nasceva, si chiese: e’ per paura o mancanza di accettazione o per puro piacere?